Batteria al litio e fosfato di ferro (LiFePO4)-LFP
IBS per venire incontro alle esigenze dei propri Clienti ha ritenuto importante presentare (a puntate e per ogni tipologia specifica) queste nuove batterie. Il nostro ufficio tecnico è comunque a completa disposizione per chiarimenti e suggerimenti circa l’utilizzo di queste batterie.
Le batterie al litio non sono tutte uguali; infatti le sei tipologie costruttive degli accumulatori al litio possono essere così inquadrate: LCO all’ossido di cobalto (LiCoO2); LMO all’ossido di manganese (LiMn2O4); NMC all’ossido di nickel manganese cobalto; LFP al fosfato di ferro (LiFePO4); e LTO al titanio di litio (Li2TiO3).
oggi presentiamo:
Batteria al litio e fosfato di ferro (LiFePO4)-LFP: l’impiego di fosfato di ferro come catodo consente di ottenere una bassa resistenza, elevate correnti, cicli di vita più lunghi e contemporaneamente buona stabilità termica e sicurezza. Tutto ciò è possibile grazie alle nanotecnologie applicabili a tale materiale. Le celle così strutturate resistono meglio a elevate tensioni di cella applicate a lungo, ma hanno una tensione nominale di soli 3,2 V che ne riduce l’energia specifica rispetto alle celle al cobalto. Altro limite di questa tecnologia è la maggiore corrente di autoscarica, che può provocare problemi di bilanciamento delle batterie con l’invecchiamento. Questo problema è controllabile con appositi dispositivi elettronici ma, purtroppo, con un aumento del costo. Inoltre questo tipo di cella soffre molto l’umidità, dalla quale va accuratamente protetta. Le batterie al litio-fosfato sono spesso utilizzate per sostituire le classiche batterie di avviamento piombo-acido nelle autovetture.